Come illuminare la pietra

Come illuminare la pietra

Se avete in mente di cambiare “un qualcosa” della vostra casa non siete costretti a stravolgere tutto, a chiamare un architetto, oppure a demolire pareti e cambiare il vostro living: si può semplicemente intervenire sullo stile. Non dovete neanche cambiare gli arredi ma basta intervenire sulle pareti! Il colore è un modo già abbastanza efficace per cambiare l’aspetto di un ambiente, ma un modo ancora più radicale è cambiare il rivestimento: che ne dite di una bella parete in pietra nel vostro soggiorno o magari nel bagno, per farlo sembrare una moderna spa? La pietra, sia essa naturale o ricomposta è un materiale unico, che vi permetterà di rendere unica la vostra casa.

La pietra si adatta bene ad ogni tipo di linguaggio, classico o moderno che sia, ma la vera differenza se si vuole valorizzare la pietra è l’illuminazione.
Oltre alla necessità di “bilanciare” l’equilibrio fra luce naturale, ovvero quella derivata dal numero di aperture-infissi, di un appartamento e luce artificiale prodotta cioè da lampade, nell’arredamento moderno ha assunto via via importanza sempre maggiore l’attenzione a come illuminare gli elementi decorativi di un ambiente come appunto la pietra, di cui ci occuperemo nel seguito.

Indipendentemente dal colore del rivestimento in pietra ed indipendentemente se essa sia naturale oppure artificiale, la luce che dovrà essere disposta in maniera da colpire la parete consentirà di ottenere un effetto di risalto alla parete in  pietra, contribuendo infine anche ad alterare la percezione di ampiezza di un ambiente e rendendo ancora più materico il rivestimento in pietra.

Ma andiamo nello specifico…

1° trucco per illuminare una parete in pietra: illumina dal basso verso l’alto
Onestamente questo tipo di soluzione è quella da preferire per le pareti in pietra per due motivi.
1. È la più suggestiva; l’alone di luce proiettato dal basso è in grado di creare un’atmosfera più avvolgente rispetto alla classica luce che piove dall’alto.
2. La parete originale non viene rovinata con applique di nessun tipo. In questo modo, il sasso resta al naturale e mantiene tutto “il sapore antico” che lo caratterizza e la parete risulta nel contesto più omogenea.

2° trucco per illuminare una parete in pietra: illumina dall’alto verso il basso
In alcuni casi, illuminare dall’alto verso il basso diventa la soluzione migliore soprattutto per pareti in esterno sviluppate sopra grandi superfici: spesso infatti la struttura dell’immobile è piuttosto complessa e non semplice da illuminare.
La soluzione? Utilizzare LED dall’alto verso il basso. Basta installare dai fari nel sottotetto per regalare all’edificio un’illuminazione degna della sua imponenza, irradiando allo stesso tempo un’atmosfera calda e confortevole.

Ecco alcuni errori di illuminazione da evitare, se non vuoi che la tua parete in pietra  perda il suo fascino

1°errore
Posizionare i faretti a pavimento in corrispondenza delle applique a parete: si sta proiettando luce verso l’alto in corrispondenza di un corpo esterno che esce dalla parete a 2 metri di altezza e lancia un fascio verso il basso…il risultato qual è?
Due fasci di luce si incontrano, creano un’ombra sulla parete e annullano l’effetto cono di luce del faro incassato nel pavimento. Hai fatto un doppio lavoro per ottenere un effetto poco estetico e un grande spreco di luce.

2°errore
Illuminare i tubi pluviali.

3°errore
Illuminare dal basso verso l’alto dove non esiste un tetto che rifletta la luce sprecandola inutilmente. Ricordare sempre che
prima di progettare l’illuminazione esterna di una parete in pietra dal basso verso l’alto, bisogna tenere presente due fattori
fondamentali:
1. la presenza di un tetto, uno sporto o un soffitto qualsiasi che rifletta la luce impedendole di perdersi a illuminare il vuoto.
2. le leggi in vigore in materia di inquinamento luminoso. Sia per evitare multe, sia per installare fin da subito un impianto completamente a norma.

4° errore
Un altro elemento da tenere presente quando si illumina una parete facciavista in pietra non è tanto la quantità di luce, ma il
colore e la larghezza del fascio.
Se si devi illuminare una parete in pietra classica – dove il colore del sasso vira sul marrone/beige – allora la luce calda (per
intenderci quella dei 3000 gradi kelvin) sarà sicuramente più indicata di quella fredda. Viceversa, se il sasso è nero e lo
illuminiamo con la luce calda classica a 3000°K, si notarà un effetto molto giallo e non particolarmente elegante. Una parete di
questo tipo, infatti, necessita di una luce leggermente più fredda e naturale, intorno ai 4000°K.
Per quanto riguarda la larghezza del fascio invece, se si dovesse illuminare un pilastro, servirà un fascio stretto, così da
disegnare una linea di luce verticale. Viceversa, per illuminare una parete più larga, il fascio avrà un’ampiezza più grande per
coprire più superficie.

Dopo averti fornito questi spunti per immergere la tua parete in pietra nella luce adeguata, sono convinto che difficilmente commetterai gli errori che ti ho appena elencato.

Illuminare correttamente il tuo immobile non si traduce soltanto in una questione di risparmio. Tutt’altro.
Una facciata illuminata nei punti giusti – in modo discreto e poco invadente – emana un’atmosfera calda ed elegante. Rende il tuo progetto e la tua abitazione unici!

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